
Il 12 ottobre in cammino verso le Catacombe di San Callisto, San Sebastiano, Santa Domitilla e San Lorenzo. È stata un’esperienza di fede piena di memoria soprattutto nel ricordare la sacralità di questi luoghi dove il cristiano pregava per i morti e ammirava la vita e la fede dei martiri. Un luogo che parla di vita eterna! Nella cripta dei Papi chiamata anche “il piccolo vaticano” abbiamo visto proprio un’iscrizione sulla lapide di Papa Damaso che fa intendere quale privilegio fosse la morte e sepoltura accanto ad un martire: «Se lo cerchi, sappi che qui riposa unita una schiera di Beati. I sepolcri venerandi conservano i corpi dei Santi, ma la reggia del cielo ha rapito per sé le anime elette. Qui i compagni di Sisto che innalzano i trofei vinti al nemico. Qui il gruppo degli anziani che custodisce gli altari di Cristo. Qui il Vescovo che visse nella lunga pace; qui i santi confessori (della fede) inviati dalla Grecia; qui giovani e ragazzi e i vecchi con i loro casti discendenti, che preferirono conservare la loro purezza verginale. Qui, anch’io, Damaso, lo confesso, avrei voluto essere sepolto, ma ebbi timore di disturbare le ceneri sante dei Beati». Custodendo i segreti della santità, proprio in questi luoghi abbiamo pregato per il nostro Istituto e anche per tutte le persone che ci sono affidate in particolari gli ospiti di questa casa.