SIAMO FORSE CIECHI ANCHE NOI? Questa è la domanda che mi sono posta oggi dopo l’incontro del MAC proprio come al tempo fecero i farisei. All’incontro del Movimento Apostolico Ciechi tenutosi nel Collegio Spagnolo di Roma ha partecipato la nostra Casa Maria Schininà che già da un po’ di tempo nutre una particolare amicizia di scambio e reciprocità tra i normo dotati e i disabili visivi.  Oggi ho capito che la vera cecità non è la disabilità visiva ma la disabilità che c’è all’interno del nostro cuore. Ascoltando diverse storie di vita di alcune persone non vedenti mi sono rimaste impresse alcune frasi, frasi del tipo: “la mia guida è il Signore”, “amo la vita nonostante io non possa vedere più”.  Mi sono chiesta: e se succedesse a me avrei la stessa forza? Riporrei comunque la mia fiducia nel Signore? Amerei comunque la vita nonostante mi abbia privato del bene più prezioso?

Quello che mi ha fatto riflettere tanto è che le persone non vedenti hanno affidato a me la loro vita, hanno riposto in me totale fiducia. Si sono fidati, si sono lasciati guidare. Anche qui mi è sorta un’altra domanda: perché non riesco a fidarmi? Di cosa ha bisogno il mio cuore? Di cosa ho paura? Cosa mi impedisce di vivere a pieno la mia vita?…

Oggi mi sento guarita, non sono più cieca… Ho capito che ho commesso diversi errori nel mio passato, dando delle volte tutto per scontato… amore, famiglia, felicità… Sono tornata ad emozionarmi per il sorriso di un bambino, sono grata dell’amore e dell’affetto che ricevo. Non do più per scontata la mia famiglia d’origine e la famiglia che si è creata in Casa Maria Schininà che da quando ho intrapreso i miei studi in Giurisprudenza e quindi da quattro anni è la mia casa e la mia famiglia.

È proprio in questa casa che sto crescendo sia professionalmente sia come persona, conciliando lo studio alle varie attività proposte dalla casa, e quella di oggi ne è un esempio. Sono felice perché questa attività proseguirà nel tempo infatti il 19 Dicembre si terrà un incontro in Casa Maria Schininà. Sono certa che, nel nostro cammino, potremmo vivere insieme il vero senso del Natale che accoglie chi giunge da lontano in modo autentico e speciale.

Nicole