Ormai è una tradizione: tutti i fine settimana i Musei Civici si animano a suon di musica e letture (Nel weekend l’arte si anima, fino al 26 marzo). Poi ci sono le domeniche speciali: la prima del mese con i musei gratis per i residenti, l’ultima con le visite guidate a Palazzo Senatorio. Siamo a inizio marzo ed è la volta dei musei a porte aperte; ma anche del grand tour archeologico tra i Fori riuniti ovvero Foro Romano – Palatino – Fori Imperiali da vedere tutti assieme, senza barriere tra i diversi settori. Andiamo per ordine.
Sabato sera 4 marzo il fulcro, come di consueto, sono i Musei Capitolini. Che questo sabato “tradiscono” la musica e si danno al teatro: gli attori del Teatro di Roma declamano Gli Orazi e i Curiazi di Bertold Brecht, in omaggio al restauro dell’omonima sala recentemente portato a termine. Le “letture teatrali” si dipanano tra diversi ambienti e sono accompagnate da fisarmoniche che eseguono le musiche “brechtiane” di Kurt Weill e Kurt Schwaen. Come sempre, entrando col biglietto simbolico di un euro, via libera a collezioni e mostre. E come sempre, dato che non si vive di solo pane ma neanche di solo cibo dello spirito, non manca la degustazione con “test sensoriale” alle 20 sulla Terrazza Caffarelli, stavolta dedicata ai prodotti romani da forno. Canonica anche la coda domenicale mattutina nei “piccoli musei”, in questo caso (ci si passi il bisticcio di parole) al Museo Canonica (canzoni romane alle 11.30) e al Carlo Bilotti (duo jazz tastiera-sassofono, sempre alle 11.30), ambedue le sedi a Villa Borghese. Vedi la nostra notizia.
Domenica 5, poi, residenti a Roma e nell’area della Città Metropolitana entrano gratis nei musei civici con le collezioni, le mostre e le attività messe in piedi per l’occasione. Tutti (dunque anche i turisti) possono invece prender parte alla passeggiata gratis in lungo e in largo per la solenne area archeologica centrale, una delle più vaste e dense al mondo. Tra Via Sacra, Curia, templi, domus imperiali, le agorà celebrative fatte erigere dai Cesari, le cantine di via Alessandrina, l’emiciclo dei Mercati di Traiano… l’occhio abbraccia il cuore civile e religioso della capitale del mondo antico. Un percorso ricucito, e ricondotto alla sua unità storica e ambientale, grazie all’accordo tra le due Sovrintendenze, quella di Stato e quella capitolina. Vedi la nostra notizia.
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